“Il contadino, per me, è la persona più libera che ci sia, perché vive all’aria aperta e ha a che fare con le piante, con il cielo, con le piogge, con la neve. Quale uomo può sentirsi più libero di un contadino?” Stefano Bellotti
Il gruppo italiano è nato nel 2012 e si è sviluppato grazie all’impegno di un ristretto gruppo di vignaioli tra cui Stefano Bellotti dell’azienda Cascina degli Ulivi, scomparso nel 2018, cuore e anima di un’associazione che lavora da anni per la rinascita delle Denominazioni d’Origine. Denominazioni indebolite dall’utilizzo di chimica in agricoltura che ha portato ad un’omologazione dei gusti e dei sapori, a causa dell’aggiunta di maquillage enologico e industriale
In Italia l’associazione riunisce ad oggi 39 aziende che da Nord a Sud collaborano tra loro per diffondere la conoscenza di un metodo agricolo alternativo a quello industriale e produrre vini territoriali di alta qualità.
Riconosciamo unanimemente l’elemento umano al centro del nostro lavoro.
E’ interesse sviluppare una vera comunità di scambio e sviluppo agricolo, organizzativo di ogni singola azienda e umano, il tutto secondo i principi della biodinamica estesi all’elemento sociale, approfondendo elementi dell’antroposofia e con l’interesse a generare con i soci una comunità in crescita sotto vari aspetti.
Il profilo dell’associazione
L’Associazione si propone i seguenti obiettivi:
- cercare non solo l’approfondimento delle pratiche agricole rivitalizzanti, bensì anche la crescita dello spirito individuale dei propri soci nonché lo spirito di comunità;
- diffondere, anche attraverso l’esempio di vita e lavorativo dei propri soci, i principi dell’agricoltura biodinamica ponendo al centro della propria attività associativa l’idea dell’armonia tra uomo e natura;
- organizzare almeno due eventi annuali di formazione in ambito agricolo che dovranno essere frequentati dai soci;
- organizzare altri formativi in ambito non strettamente agricolo;
- far sì che gli eventi organizzati siano frequentati anche da soggetti non soci sebbene interessati a farne parte, al fine di approfondire la loro propria consapevolezza sui fini e sulla struttura dell’associazione;
- far sì che i propri membri apportino come patrimonio le proprie esperienze agricole, innovative e non, promuovendo a più persone possibile i principi dell’agricoltura biodinamica che permette di ricostituire un’autonomia fondamentale per la propria dignità e per il futuro dell’agricoltura mondiale e, dunque, del mondo;
- mantenersi aperta al confronto e alla ricerca con i propri soci e con l’esterno;
- far sì che tutti i soci siano coinvolti personalmente nella gestione della propria azienda, delle lavorazioni e della vinificazione, imparando ad essere con la testa, il cuore e tutti i sensi in contatto con la terra e il cosmo;
- far sì che i propri soci coltivino la terra per un’esigenza personale e collettiva, libera da protocolli e da sostanze chimiche imposte dal sistema agricolo industriale;
- lavorare con i soci affinché si riconosca che l’agronomia non è una scienza esatta, ma è una scienza umanistica perché lavora con il mondo vitale e quindi deve tener conto dell’ascolto, dell’osservazione e delle comprensione e non deve mai prevaricare il mondo vivente con cui si rapporta;
- far sì che venga riconosciuta sempre la più alta dignità e libertà dell’essere umano sia in ambito familiare sia nel rapporto con eventuali dipendenti e collaboratori e colleghi;
- far sì che tutti i soci rispettino i principi di tutti e tre i livelli della carta della qualità di Renaissance des Appellations.